Guida alla terra per la coltivazione indoor

Caro fratello coltivatore,

Oggi ti parlo di un argomento estremamente importante per chi coltiva indoor: nella guida che stai per leggere scoprirai esattamente come gestire la terra dei vasi della tua grow box.

Può sembrare che “la terra sia solo terra”, ma ti assicuro che non è così. Oh, se non è così. Specialmente se vuoi coltivare un buon basilico aromatico dal gusto intenso e dall’effetto potente, ti consiglio di prestare attenzione.

Quando si coltiva outdoor, la terra è importante. Quando si coltiva indoor, invece, è fondamentale. Tantissimi problemi delle piante (troppa poca idratazione, troppa idratazione, malattie, ecc.) sono dovuti alla scelta del terriccio anche se i loro proprietari non lo scopriranno mai.

terriccio per coltivare indoor
La preparazione del terreno è un momento importante per noi coltivatori, non sottovalutarlo

Come si valuta la terra per la coltivazione indoor?

Ecco gli aspetti che bisogna considerare:

  • pH – Il livello di acidità del terreno. Il nostro “super-basilico”, per crescere al meglio, ha bisogno di un ambiente neutro ma leggermente tendente all’acido (pH 6.0-7.0)
  • Drenaggio – La quantità di acqua che il terreno è in grado di assorbire e trattenere. Si tratta di un fattore importante, perché un terreno troppo drenante rischia di lasciare a secco le piante e un terreno troppo poco drenante rischia di annegarle
  • Flusso d’aria – Nelle piccole cavità del terreno si crea un piccolo ma importante ricircolo d’aria, che va calcolato nel modo giusto per permettere alle radici di crescere in salute
  • Contaminazioni – Alcuni materiali con cui realizzare il terreno sono sterili, mentre altri possono contenere contaminazioni pericolose in grado di veicolare malattie alle piantine
  • Nutrienti – Le radici non si nutrono di sola acqua, per cui è importante considerare anche quanti nutrienti sono presenti nel terreno che utilizziamo
  • Costo – Veder crescere un bel prezzemolo profumato non ha prezzo, ma tutto l’occorrente sì. I miei consigli sono pensati per darti il massimo risultato con costi accessibili per tutti

Sono un bel po’di cose, lo so. In più alcune sono dei compromessi: un terreno sterile, ad esempio, conterrà meno nutrienti ma meno contaminazioni. Un terreno che drena di più trattiene meno acqua, ma è più arieggiato.

Insomma, bisogna che tiri fuori il tuo pollice verde nella mano sinistra e il pollice da chimico nella mano destra.

Gli ingredienti del terreno ideale

Non c’è un solo materiale di cui è fatto il terriccio per i vasi delle grow box di successo. C’è sempre un mix di elementi che porta al risultato perfetto.

Anzi, vuoi sapere una cosa divertente?

In realtà le parole “terra”, “terreno” e “terriccio” sono soltanto delle consuetudini. Per la verità, chi coltiva indoor non usa mai del terriccio simile a quello che trovi nei giardini. Sono tutti materiali estratti da vegetali o da rocce lavorate.

Andiamo a vedere quali sono le opzioni sul tavolo.

1. Torba

torba grow box

La torba è sempre il primo ingrediente essenziale per il nostro mix. Si tratta di un materiale che viene estratto da giacimenti e deriva dai vegetali.

La torba è uno degli stadi che portano alla formazione del carbone. Quando dei vegetali si decompongono in un ambiente acido, dove c’è acqua ma non ossigeno, formano questo materiale. 

La torba è leggermente acida, ed è l’unico elemento con un pH non neutro del nostro mix; aggiunge proprio quella punta di acidità che serve per rendere ideale la coltivazione.

La torba è priva di contaminazioni e trattiene molta acqua. Questo significa che le radici potranno abbeverarsi con tutta calma e crescere rigogliose.

Allo stesso tempo, però, la torba è molto compatta e quindi poco arieggiata. Per questo da sola non si potrebbe utilizzare: troppo acida e troppo d’intralcio per il ricircolo d’aria, ma è ottima da combinare con altri ingredienti.

Spesso contiene tracce di carapaci di insetti decomposti, cosa che la rende abbastanza ricca di nutrienti rispetto agli altri elementi del mix.

2. Vermiculite

vermiculite espansa per grow box

La vermiculite espansa è diventata una manna per chiunque coltivi indoor e outdoor. Questo materiale si ottiene partendo da alcuni minerali che, quando vengono sottoposti a temperature molto alte, si espandono e assumono una forma molto simile al pellet.

La vermiculite trattiene tantissima acqua, nessun materiale per la preparazione del terreno si può paragonare sotto questo profilo.

Allo stesso tempo, essendo ottenuta da rocce riscaldate, è totalmente priva di contaminazioni ed è del tutto sterile. In più ha un pH di 7.0, cioè perfettamente neutro.

I limiti della vermiculite espansa sono due: per prima cosa, è pessima per arieggiare il terreno; il secondo problema è che non contiene assolutamente nessun nutriente.

3. Perlite

perlite giardinaggio indoor

La perlite è il materiale migliore che ci sia quando bisogna arieggiare il terreno. Si forma quando l’acqua satura l’ossidiana vulcanica, ma per essere usata nel giardinaggio deve prima venire trattata.

Sottoposta a temperature di 1.600-1.700 °C, la perlite inizia a formare piccoli fiocchi in un processo che assomiglia a una gigantesca macchina per i pop corn.

Le sue caratteristiche sono importanti: un pH perfettamente neutro, sterile e priva di contaminazioni, ottima per arieggiare il terreno e per drenarlo.

Dove cede il passo agli altri due ingredienti, invece, è sull’acqua che riesce a trattenere. Per questo il suo compito in una grow box non è quello di dare acqua alle radici, ma quello di portare via l’acqua in eccesso e di favorire il ricircolo d’aria.

La perlite si trova nei negozi in diverse forme; io ti consiglio la grana più spessa, proprio perché è quella con il maggior potere drenante e arieggiante.

Soluzioni fai-da-te e soluzioni già pronte

Se vuoi fare da te, la cosa migliore è mischiare direttamente in parti uguali i tre ingredienti che abbiamo appena visto. In realtà, però, te lo sconsiglio per due motivi.

Il primo motivo è che comprare tre sacchi giganti di tre materiali diversi è uno spreco di soldi e di spazio, a meno che tu non abbia davvero una grow box gigantesca. Siccome sono materiali che normalmente vengono venduti per il giardinaggio outdoor, non si trovano in piccole quantità.

Il secondo motivo è che per curare la salute delle piantine nel modo più preciso possibile, questi tre ingredienti sono praticamente privi di nutrienti. Fin dal primo momento è necessario usare bene il fertilizzante per dare alle piante il nutrimento di cui hanno bisogno.

Ti consiglio di dare un’occhiata ai prodotti qui sotto, che sono già pronti, salva-sprechi, hanno un ottimo rapporto qualità prezzo e contengono già i nutrienti giusti per ospitare le tue piantine.

Terriccio per grow box

Marca Descrizione Litri
BioBizz Sacco di terriccio BioBizz All-Mix 50L
BioBizz Sacco di terriccio BioBizz Light-Mix 50L
Plagron Sacco di terriccio Plagron Royalmix 50L
Plagron Sacco di terriccio Plagron Growmix 50L
Canna Sacco di terriccio Canna Terra Professional Plus 50L

 

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